lunedì 16 ottobre 2017

RECENSIONE PANIC di Lauren Oliver - Un gioco pericoloso, la vita è la ricompensa

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“Heather si costrinse a separarsi dalla cisterna e avanzare un centimetro sopra l'asse di legno, che era stata assicurata a malapena al bordo con diverse viti ripiegate. Le balenò un'immagine improvvisa del legno che si spezzava sotto al suo peso, uno sfrecciare impazzito attraverso lo spazio. Ma il legno tenne.
Senza rendersene conto alzò le mani per bilanciarsi, non pensando più a Matt o Delaney o Bishop che la fissavano; pensava solo a tutto quel nulla, l'orribile pizzicore nei piedi e nelle gambe, una certa voglia di saltare”.

panic recensione libro lauren oliverA Carp, cittadina povera della provincia americana, gli studenti hanno trovato un modo per rendere le proprie giornate oziose percorse dal brivido: ogni estate i ragazzi dell'ultimo anno possono partecipare a “Panic”, una competizione clandestina con un montepremi da migliaia di dollari. I più giovani assistono ad uno spettacolo elettrizzante, fatto di prove di coraggio estreme e tanta adrenalina; i concorrenti hanno invece la speranza di fuggire da Carp e iniziare a vivere per davvero.
La notte d'inaugurazione del gioco, Heather -amica silenziosa, insicura, troppo disillusa per tentare di partecipare- sceglie, contro ogni aspettativa, di diventare la protagonista della sua storia e di rischiare. Per dimostrare di esserci, per smettere di avere paura. Dodge -magro, invisibile, ferito- ha tutt'altre motivazioni: non gioca per i soldi, ma per la vendetta.
Le loro storie s'intrecciano in un thriller più focalizzato sul mondo interiore dei personaggi che sull'intreccio: pur avendo una trama avvincente, la forza del romanzo risiede nello stile di Lauren Oliver, diretto, a volte persino crudo, e per questo realistico. L'autrice, infatti, riesce a dare voce a dei giovani frustrati da una vita che li ha delusi fin troppe volte, cresciuti in un contesto disagiato, percepito come una vera e propria prigione.

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“Decise che le piacevano anche le tigri, se non altro da una certa distanza. Era affascinata dal modo in cui si muovevano, i loro muscoli s'increspavano come la superficie dell'acqua, e dai loro occhi, che sembravano così saggi, ma allo stesso tempo cupi, come se avessero guardato il centro dell'universo e l'avessero trovato deludente, un sentimento che Heather comprendeva completamente”.

Il lettore, catturato dal tono informale della Oliver, respira la stessa aria dei protagonisti, riuscendo ad immergersi in una cittadina tremendamente viva sulla pagina, con i suoi luoghi spogli, di una tragica bellezza, e i suoi abitanti, così spaventati dalla realtà da perdersi in ogni modo possibile, tra alcol, droghe, duro lavoro, nel tentativo di dimenticare un mondo difficile e labirintico.
Non sorprende che i personaggi, nonostante la giovane età, custodiscano delle anime pesanti, antiche: sia Heather sia Dodge faticano da sempre a trovare un senso alle loro esistenze, vittime della propria sensibilità, inadatta ad una condizione di precaria sopravvivenza. I loro pensieri, a volte, hanno una potenza tale da commuovere, messaggeri di una malinconia violenta, che aggredisce chi legge e lo costringe a dubitare.

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“Qualcosa all'interno di Heather si ruppe, e in quel momento fu conscia che per tutta la vita aveva costruito muri e difese per prepararsi a una situazione come quella; dietro a quelle barriere la pressione era cresciuta, cresciuta. Ora la diga si era frantumata, l'aveva inondata, e stava affogando nella rabbia e nell'odio”.

Panic si presenta come un romanzo d'azione, e tuttavia conquista per il suo linguaggio schietto, dando vita ad una narrazione che non ha paura di raccontare la fragilità del primo amore o l'angoscia di un'esistenza sull'orlo del baratro. In fondo, è la vita stessa una gara di coraggio.

Non ci stiamo già giocando tutti?

Panic (puoi acquistarlo QUI)
Lauren Oliver
Safarà Editore
368 pagine
15,30 €
Narrativa, Young Adult

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