Recensione di Ladri di sogni di Maggie Stiefvater, in Italia per Rizzoli |
In quel momento, il
pensiero di Gansey che se ne andava a D.C. era
insopportabile. Erano
stati una creatura a due teste per così tanto tempo, lui e Gansey.
Non poteva dirlo ad alta voce però. C'erano migliaia di motivi per
cui non poteva.
-Quando sarò via- disse
Gansey, e tacque un momento -sognami il mondo. Qualcosa di nuovo ogni
notte-.
Esistono alcune saghe
fantasy in cui il primo volume è talmente perfetto da rimanere
tragicamente delusi quando si comincia la lettura del seguito.
Ma non quando c'è di
mezzo Maggie Stiefvater.
Ho davvero apprezzato
Raven Boys, il primo capitolo del Raven Cycle (qui
trovate la mia recensione), tuttavia posso dire che Ladri di sogni
mi ha letteralmente rubato il cuore.
Il racconto riprende poco
tempo dopo gli eventi narrati nel romanzo precedente: ormai la linea
di prateria, un magico sentiero che unisce i luoghi più enigmatici
della Virginia, è sveglia e Blue, la giovane discendente di una
famiglia di veggenti, e i suoi Raven Boys, quattro complessi e
affascinanti studenti della prestigiosa Aglionby Academy, devono
affrontarne le conseguenze. La magia che scorre sotterranea come un
fiume sotto i loro piedi avrà una certa influenza sulle loro vite e,
soprattutto, sulla loro ricerca del mitico re gallese Glendower.
Ronan Lynch, uno dei Raven Boys disegnati da Cassandra Jean |
Pur possedendo una trama
appassionante e originale, la forza di questo libro non sta affatto
nell'intreccio, che in alcuni tratti può risultare lento, ma
nell'indagine psicologica del mondo interiore dei personaggi. Se in
Raven Boys avevamo conosciuto le menti e i cuori di Blue,
Gansey e Adam, in Ladri di sogni è Ronan a dominare la scena.
All'inizio la scelta della Stiefvater di trasformare un personaggio
secondario nel nuovo protagonista mi aveva turbato, eppure, arrivata
alla conclusione, posso dire di aver compreso la sua decisione. Uno
degli elementi più interessanti dello scrivere saghe è che si ha
molto più spazio per approfondire personaggi che in un libro
auto-conclusivo sarebbero costretti a rimanere sullo sfondo. E Ronan
sarebbe una grave perdita. È complesso e realistico (un po' come
tutti i meravigliosi abitanti dei libri della Stiefvater), ma
colpisce per i suoi segreti e per la sua rabbia. Anche se è
circondato da persone che lo amano, è prigioniero del suo stesso
dolore. Talvolta sembra quasi compiacersene.
Può anche rubare
qualsiasi cosa dai suoi sogni e portarla con sé nella realtà di
tutti i giorni.
Lo stile dell'autrice sa
adattarsi molto bene al racconto del quotidiano, tuttavia si esprime
al meglio proprio nelle descrizioni oniriche che popolano questo
libro. I sogni sono sfuggenti quanto il significato di alcune frasi
del romanzo, così intense da costringere il lettore a chiudere il
libro e bearsi del loro sapore poetico.
Blue e i Raven Boys illustrati da Cassandra Jean |
Allo stesso modo, la
Stiefvater è grande anche nel farci partecipi della lenta presa di
coscienza dei propri sentimenti che caratterizza tutti i suoi
personaggi. Ci mostra solo tocchi segreti e sussurri inconsistenti,
ma trasmette un'intensità tale da togliere il respiro.
Infatti, ciò che
appassiona di più nel Raven Cycle sono i legami interpersonali. Nel
primo libro abbiamo seguito il tentativo di Blue di distaccarsi dal
suo avvolgente nucleo familiare, entrando nella cerchia dei Raven
Boys. Ma nel secondo volume la protagonista comprende di poter far
parte di entrambi i mondi, che in lei si fondono. In questo si
manifesta la sua crescita.
Le relazioni di cui parla
l'autrice sono profondamente assoluti, tanto che chi non li ha mai
sperimentati potrebbe quasi definirli “morbosi”. Eppure, con un
occhio attento, il lettore potrà riconoscere che Blue appartiene ai
ragazzi e loro appartengono a lei, ma che tutti mantengono delle
identità particolarmente marcate.
E questa è la più
grande lezione che un adolescente possa imparare.
Ladri di sogni (potete acquistarlo qui)
Maggie Stiefvater
Rizzoli
519 pagine
16 €
Fantasy YA
E voi avete intenzione di
cominciare il Raven Cycle? Sapete che Netflix ha intenzione di trarne
una serie tv?
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